Joker: il film che “ribalta i cinecomics” [RECENSIONE NO SPOILER]

Quando parliamo di cinecomics, di solito abbiamo le idee abbastanza chiare: cast stellare, universo condiviso, trama semplice e il più delle volte una componente vfx da paura.

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Ieri però è cambiato tutto in maniera abbastanza drastica. Todd Phillips l’ha fatta veramente grossa, nell’accezione più positiva dell’espressione.

Il suo Joker infatti è tutto: è sia cinema che cinecomic, accontenta gli appassionati di fumetti strizzando anche l’occhio ai cinefili più esigenti. 

Il mattatore è uno solo, e risponde al nome di Joaquin Phoenix, che si dimostra un eccezionale trasformista capace di far trasparire ogni singola emozione del proprio personaggio (grazie anche alle singolari inquadrature scelte da Phillips, sempre vigili sulla sublime gestualità dell’attore) anche quando non parla, dando uno scopo ben preciso al suo personaggio.

Arthur Fleck infatti non è solo la nemesi per eccellenza di Batman, ma è un uomo distrutto dalla scelleratezza della società, a sua volta prodotto delle discutibili scelte degli uomini di potere. 

La Gotham che ci viene mostrata è realistica, e non ha nulla a che vedere con la rappresentazione del DCEU (ricordiamo che la pellicola in questione è totalmente slegata dalla continuity). Il green screen è assente, e l’azione ben concentrata nei momenti più decisivi, perfettamente amalgamata nel fantastico agglomerato di sofferenza ed introspezione che è Joker, un film che ribalta totalmente lo stereotipato cinecomic moderno; un vero e proprio pugno nello stomaco dello spettatore.

Insomma, il consiglio finale non può essere che: andate a vederlo, di corsa. Che siate malati di film Marvel e DC come me o meno, ne uscirete assolutamente stravolti ed arricchiti. E se vi va di parlarne, stasera ci trovate in live su Twitch!

-Antonio Petito

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